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Sintomi

Diagnosi della malattia

I sintomi (effetti visibili di una malattia) traducono la lesione al cervello dovuta ad una placca ateromasica della carotide.

A- Sono tre i sintomi principali:

1) L’emiplegia è la paralisi dell’emicorpo (la metà del corpo, arto superiore e arto inferiore) del lato opposto alla stenosi carotidea (il cervello sinistro comanda l’emicorpo destro e il cervello destro comanda l’emicorpo sinistro).
Tale paralisi può essere parziale. Si manifesta in questo caso solo in una difficoltà di utilizzo della mano o in un disagio nel camminare.
Può altresì essere completa, con paralisi di tutto l’arto superiore e di tutto l’arto inferiore.
È possibile che si verifichi una paralisi facciale (paralisi della metà del viso).

2) L’afasia e la disartria sono disturbi di elocuzione (difficoltà a parlare). Possono rendere il linguaggio completamente incomprensibile.

3) La cecità monocolare è un disturbo della vista dell’occhio omolaterale (dello stesso lato) alla stenosi carotidea. Si manifesta abitualmente con un velo grigio o nero che scende lentamente davanti all’occhio. Quando si ha un disturbo alla vista, è sufficiente mettere una mano davanti all’occhio destro e successivamente davanti all’occhio sinistro per sapere se entrambi ne sono colpiti o solo uno. Nel caso in cui soltanto un occhio sia affetto da tale disturbo, è importante capire se si tratta dell’occhio destro o di quello sinistro, informazione essenziale per il vostro medico.

B- In base alla durata, questi sintomi neurologici sono suddivisi in:

1) Attacco ischemico transitorio (AIT)

Per definizione, dura meno di 24 ore. In realtà, la maggioranza degli AIT durano da qualche secondo a qualche minuto: difficoltà di utilizzo della mano, con problemi di scrittura per un breve lasso di tempo o mancanza di presa, velo grigio che cala davanti all’occhio e scompare rapidamente consentendo un ritorno ad una vista perfettamente chiara, problemi nel parlare con un’interruzione provvisoria della conversazione.
Nonostante la loro breve durata, gli AIT devono essere presi molto seriamente e condurre il più rapidamente possibile ad una consultazione del medico o di un servizio di emergenza (che eseguiranno gli esami complementari indispensabili), in quanto possono essere forieri di un incidente neurologico molto più grave.

2) Attacco ischemico cerebrale regressivo (AICR)

In questo caso, i sintomi durano più di 24 ore e meno di tre settimane. Non lasciano alcuna conseguenza visibile, ma corrispondono spesso ad una distruzione di una piccola parte del cervello.

3) Attacco ischemico cerebrale costituito minore (AIC minore)

In questo caso i sintomi regrediscono quasi completamente in più di 3 settimane. Le conseguenze sono moderate e provocano disagi minimi al malato nella sua vita di tutti i giorni (difficoltà minime nello scrivere e nel camminare, leggera problematica nel parlare, disturbo limitato della vista da un occhio).

4) Attacco ischemico cerebrale costituito maggiore (AIC maggiore)

In questo caso, le conseguenze sono ancora significative tre settimane dopo l’insorgere dei disturbi. Tali conseguenze possono essere definitive e creano disagi importanti al malato nella sua vita quotidiana, rendendolo incapace di muoversi senza aiuto o di parlare. Questa forma può portare al decesso.

MOLTO IMPORTANTE

Soltanto le stenosi serrate (placca ateromasica voluminosa) presentano un potenziale di rischio importante nella generazione di un attacco ischemico cerebrale. 

Questi sintomi possono essere dovuti ad una malattia diversa dalla stenosi carotidea: malattia cardiaca, malattia delle piccole arterie intracerebrali, ateroma dell’arco dell’aorta, stenosi dei tronchi sovraortici, stenosi della carotide interna soprabulbare, stenosi del sifone carotideo, ecc.

In caso di sintomo neurologico, è opportuno consultare il più rapidamente possibile il proprio medico o un servizio di emergenza.

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